È aperta la chiamata per il Workshop rivolto ad operatori artistici in Carcere, che si svolgerà nel corso del 2020 nell’ambito del progetto europeo Freeway, Free man walking – theatre as a tool for datainees’ integration, ideato dal Teatro dei Venti, che ne è capofila, insieme a tre partner, aufBruch (Germania), Fundacja Jubilo (Polonia) e UPSDA (Bulgaria). Il progetto è sostenuto da Creative Europe e promuove la creazione artistica, la formazione, l’audience development e lo scambio di buone pratiche di Teatro in Carcere a livello europeo.
Scadenza invio domande di partecipazione: lunedì 24 febbraio.
Workshop gratuito
A chi è rivolto?
Attori e allievi attori, registi, formatori teatrali e in genere artisti che intendano approfondire la conoscenza del lavoro teatrale in carcere in un contesto transnazionale.
Selezioni
Per inviare la propria domanda di partecipazione occorre compilare il modulo al seguente link: la selezione è chiusa.
Nel modulo si richiede una sintesi del curriculum che metta in evidenza le proprie esperienze nell’ambito teatrale e/o in quello della formazione (teatro, teatro-carcere, formazione in ambito sociale e/o educativo) + una lettera motivazionale.
Scadenza invio domande di partecipazione : lunedì 24 febbraio.
Dopo la prima selezione tramite curriculum è prevista una giornata di colloqui con i candidati.
Giornata di conoscenza e colloqui con i candidati selezionati: martedì 3 marzo.
Esito della seconda selezione: mercoledì 4 marzo 2020.
Ai partecipanti sarà comunicato il calendario delle attività.
Percorso di formazione
Il workshop si svolgerà nel corso del 2020 e del 2021 con periodi di lavoro intensivi presso il Teatro dei Segni di Modena e all’interno del Carcere.
Sono previste 6 ore di lavoro in sala, presso il Teatro dei Segni, e 36 ore presso la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia e presso la Casa Circondariale di Modena. Il calendario di svolgimento sarà comunicato ai partecipanti.
Periodi ipotetici di impegno:
27-30 aprile 2020; 7 maggio 2020; ottobre-dicembre 2020; maggio 2021.
Residenze transnazionali
Per alcuni operatori selezionati durante il percorso sarà possibile partecipare alle attività all’estero presso le Carceri di Berlino (Germania), Plovdiv (Bulgaria) e Wroclaw (Polonia). I costi saranno sostenuti dal progetto.
Modalità di partecipazione
Il workshop è gratuito*
Per inviare la propria domanda di partecipazione occorre compilare il modulo al seguente link: la selezione è chiusa.
Entro e non oltre il 24 febbraio 2020.
Dopo una prima selezione è previsto un incontro di colloquio e conoscenza.
I partecipanti riceveranno conferma di selezione e programma dettagliato delle attività.
Per info: info@teatrodeiventi.it
*A carico dei partecipanti restano le eventuali spese di viaggio e permanenza a Modena.[/vc_cta][vc_media_grid element_width=”3″ grid_id=”vc_gid:1602228528599-4901058b-03e6-0″ include=”5515,5520,5519,5518″][vc_column_text]
Il progetto FREEWAY
L’obiettivo generale del progetto è il miglioramento delle capacità degli operatori culturali che svolgono attività teatrali in carcere, in particolare attraverso l’apprendimento e lo scambio di conoscenze.
Il progetto prevede infatti alcune attività di scambio e formazione, coinvolgendo direttamente operatori / registi delle realtà partner, attori detenuti, operatori in formazione, pubblico attivo/cittadinanza, e implementando la realizzazione di workshop, ma anche la creazione e la produzione di spettacoli teatrali con un tema comune.
In sintesi, il progetto si pone come obiettivi:
1. potenziamento delle attività teatrali in carcere e produzione artistica;
2. formazione di operatori artistico-sociali;
3. audience developement;
4. creazione e condivisione di buone pratiche a livello europeo.
Il Teatro come strumento di inclusione: il tema “Padri e Figli”.
Il progetto porterà presentazione di quattro performance (una per ogni Paese) costruite e ideate a partire dal tema comune che ogni direttore artistico svilupperà seguendo la propria sensibilità e le particolarità legate al proprio lavoro nelle carceri. Ogni partner selezionerà 15 detenuti attori. Verranno organizzati quattro laboratori per ogni partner, sedici in tutto, finalizzati alla preparazione della restituzione finale.
Il tema da cui si definirà la bozza di sceneggiatura condivisa è quello dell’eredità, della trasmissione di conoscenze ed emozioni tra generazioni. Il rapporto tra padri e figli è appartenente ogni cultura e accompagna ogni essere umano per tutta la vita. Teatro dei Venti ha iniziato questa ricerca, mettendo il focus fin da subito sul rapporto tra patrimonio e identità, concentrandosi sull’eredità ricevuta o tramandata e l’affermazione dell’identità. Al fine di supportare i percorsi personali, verranno utilizzati alcuni testi guida, stabiliti in accordo con i partner, in cui il tema dell’eredità e quello di l’affermazione della propria identità siano centrali.
Il lavoro del Teatro dei Venti sarà presentato in una prima tappa nel maggio del 2020, nell’ambito di Trasparenze Festival.
Formazione per operatori teatrali
Verranno organizzati due workshop per ogni partner, otto in tutto, composti da una parte di formazione in sala e da una seconda parte di lavoro in carcere con i detenuti-attori (in corrispondenza dei laboratori finalizzati alla preparazione della performance).
Mobilità transnazionale
Punto focale del progetto sarà la mobilità di tutte le figure coinvolte, che consentirà la condivisione a lo scambio che permetteranno al progetto di svilupparsi in un’ottica Europea. Sono previste:
– 4 residenze artistiche dei direttori artistici, una in ogni paese coinvolto, dove i registi assisteranno a una dimostrazione di lavoro e implementeranno le bozze di sceneggiatura
– 4 mobilità transnazionali per operatori teatrali: in corrispondenza con la presentazione di ogni performance, due operatori per ogni partner assisteranno allo spettacolo e parteciperanno a un workshop organizzato dal paese ospitante
– 4 mobilità transnazionali per spettatori: in corrispondenza alla presentazione di ogni performance, 5 spettatori per ogni partner assisteranno allo spettacolo e conosceranno e condivideranno con gli spettatori del paese ospitante.
Il progetto è finanziato da Europa Creativa, Sottoprogramma CULTURA, Progetti di cooperazione culturale.